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domenica 1 novembre 2009

Comunicato stampa: pala eolica a Salapia in località Posta Ischia nell’agro di Cerignola (FG)

La nostra associazione è venuta a conoscenza che in località Posta Ischia nell’agro di Cerignola (FG), confinante con quello della città di Trinitapoli, sarà installato un aereogeneratore per la produzione di energia eolica. Per noi dell’Archeoclub questo rappresenta un ulteriore attacco al nostro patrimonio storico-archeologico. La nostra sorpresa dipende, infatti, dalla presenza in quest’area dell’insediamento di Salapia, uno dei maggiori abitati della Daunia preromana.

Localizzata in contrada Lupara-Giardino nel territorio comunale di Cerignola (FG), Salapia è stata oggetto in questi decenni di saccheggi da parte di scavatori di frodo che hanno operato e operano in maniera intensiva anche con l’ausilio di mezzi meccanici, provocando la distruzione non solo delle aree sepolcrali, ma anche di gran parte delle stratigrafie archeologiche del sito. Le indagini dei coniugi Tinè alla fine degli anni ’60 hanno confermato l’importanza di questo sito. L’oblio, nella coscienza civica, del grande patrimonio che per la collettività rappresenta l’area archeologica di Salapia e l’inazione delle istituzioni hanno permesso che per tanto tempo si esercitasse l’impegno distruttivo dei clandestini a cui negli anni si è contrapposta, per quanto possibile, l’azione dei volontari della cultura, soprattutto dei soci dell’Archeoclub di Trinitapoli. Ma questo interesse ha dovuto registrare lo stillicidio della perdita quotidiana di dati e informazioni, sfociando, in particolare, nella raccolta di significativi e preziosi frammenti della lunga frequentazione del sito, scampati alle devastazioni ed ora conservati nei depositi del Museo Civico di Trinitapoli, tra i quali la maggiore raccolta di stele daune dopo quella presente nel Museo nazionale di Manfredonia ed alcuni reperti preziosi per la loro unicità. In questo contesto già di estremo degrado e con gravi problemi di tutela, non può che destare sconcerto e preoccupazione la notizia dell’approvazione dell’installazione di un aerogeneratore per la produzione di energia eolica. Tra l’altro l’interesse della zona circostante Posta Ischia è stato confermato anche da un saggio della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia che portò al recupero nel 1999 di alcuni corredi funerari. La necessità di conoscere l’intero contesto è sicuramente il primo passo per una nuova tutela di questa località e di tutto il comprensorio, tutela che non può certamente avvenire attraverso l’installazione di aerogeneratori e strategie di archeologia preventiva che contemplano l’indagine di ristrette superfici, le quali non permettono di comprendere la complessità di un abitato dauno. Soltanto la stretta collaborazione tra istituzioni e società civile potrà consentire di avviare un “Progetto Salapia” che, proprio a partire dalla pianificazione di una strategia di ricerca, possa finalmente dare un futuro a questo territorio, evitando che Salapia sia definitivamente distrutta!
Il nostro desiderio è quello di richiamare l’attenzione su questa situazione e, contestualmente quello di chiedere quali iniziative la Soprintendenza e gli organi preposti intendono intraprendere per tutelare e preservare il sito, la cui topografia non è ancora del tutto nota nella sua ampiezza.

3 commenti:

Archeoclub d'Italia - sede di Trinitapoli ha detto...

L'istallazione è già iniziata: il Comune di Cerignola ha permesso l'istallazione di una pala eolica nel terreno di un privato. a breve le foto.

Archeoclub d'Italia - sede di Trinitapoli ha detto...

http://62.77.48.23/Default/Skins/GDM/Client.asp?Skin=GDM&Daily=GDM&AppName=1

questo l'articolo pubblicato sulla Gazzetta del mezzogiorno di oggi.
Si chiarisc che l'imamgine non è inerente al luogo di instalalzione dell'aero generatore che in realtà è in agro di Cerignola come specificato nel testo.

claudio ha detto...

salve,
come associazione potreste battervi presso la sopraintendenza dei beni culturali per definire l'area come sito di interesse storico ad esempio potreste sviluppare un progetto di scavo con l'università di foggia.Il rettore accetterebbe quasi sicuramente dato che è un archeologo di chiara fama.una volta che quel sito verrà definito come sito archeologico di rilevante interesse storico qualsiasi autorizzazione rilasciata dal comune di Cerignola è da considerarsi nulla e i lavori verranno immediatamente interrotti